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Eccomi qui, mi presento.

Sono una professoressa di lettere prima di essere una poetessa, ma  ancora  prima di tutto sono un’ amante delle parole, delle storie bislacche e degli esseri umani.

Senza un occhio sul mondo le mie poesie non esisterebbero. Scrivo da un tempo immemore,  perché la vita mi appare vera e credibile solo quando trovo le parole per dare ad essa la giusta  forma. Quindi la mia poesia nasce da studio, ricerca, riflessione sui suoni ma è anche una ricerca esistenziale profonda, una necessità, un ‘urgenza per lenire, curare  e sollevare.

Non sempre le parole  però possono risultare consolatorie,  a volte sono terribili e temibili, ma tutto ciò che si prova e che rimbomba nella testa, nel momento in cui lo si mette per iscritto, fa meno paura.

I mostri interiori guardati in volto diventano affrontabili : come succedeva da bambini con le storie più atroci, raccontarsele gli uni con gli altri, faceva sentire meno soli e soprattutto si trovava una dimensione comune dei sentimenti più biechi.

Quindi ho accettato con entusiasmo di salire a bordo perché al di là dei libri pubblicati, dei premi conseguiti e dei reading con gli addetti ai lavori, ho bisogno di portare la poesia ovunque, casa per casa e ho la necessità che la mia poesia abbia la mia voce, perché credo sia un ottimo modo per traghettare davvero ciò che sono e riuscire a giungere lì dove sogno di giungere.

L’ intento è  dunque segnare, lasciare traccia, con la parola sussurrata o urlata, che non passi indifferente, che non cada, inutilmente a terra.

Il Radionauta è stata, per questa serie di motivi, una grande opportunità per trovare la giusta tonalità, per riuscire a provare a rendere accessibile a più persone qualcosa che apparentemente può sembrare ostico, complesso.

Quindi, date una possibilità alla poesia di entrare e sono certa che, puntata dopo puntata, tutto vi sembrerà più accessibile  e chiaro.

Non sempre importa comprendere, basta ascoltare e la poesia potrebbe sorprendervi alle spalle: la parola giusta a volte parlerà di voi, di tutti, non solo di chi la scrive.

Buon ascolto!

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